Io e la mia regina
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E’ scesa ai miei piedi,
scivolata da una torre d’avorio,
una passione folle la tormenta
come quando la febbre divampa nei corpi e
gli occhi misteriosi,
sono furtivi ,irreali.
Mi lecca i piedi;
mi getta in un telaio illusionistico,
mi fa brindare.
Festeggia tra le nervature dei fiori selvatici..
s’infila nella mia pelle una spina,
m’insanguina,
mi disegna un quadro,
gioca con me come se fosse una bambola,
regalo del suo primo compleanno.
O come un pezzo di torta che mastica,
o un filo dell’abito nuziale tessuto da mani fini.
Nient’altro dopo la caduta sotto gli zoccoli.
(Tratta dal libro Il Ritorno)