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Ghonim Mohamed

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IL FENOMENO DELLA LETTERATURA NASCENTE

IL FENOMENO DELLA LETTERATURA NASCENTE

IL FENOMENO DELLA LETTERATURA NASCENTE: QUALE MIGRAZIONE?

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Mohamed Ghonim, scrittore egiziano, parla dell’interessante gioco delle parti che ha luogo nella società multietnica, ricordando come il concetto di identità si riveli fasullo, se, appunto, percepito come un “concetto”.

Nel racconto “Quando cade la maschera” l’autore inscena tra la nonna e il nipote, voce narrante, un dialogo significativo nel suo essere metaforico, ma privo di senso criptico, dimostrando la chiarezza e la semplicità dello stile di Ghonim: “- Perché non indossi la tua maschera?. – Sento che vorrei indossare tutte le maschere per camuffare, dietro di esse, il mio vero stato. – Indossa la tua maschera! – Ma quale maschera? – Per ogni uomo due travestimenti o più. – Ogni tempo, anzi ogni situazione, richiede un tipo di maschera”.

Lo stile paratattico, ricco di dialoghi, semplice ma dettagliato dei racconti di Ghonim, che sono il più delle volte a focalizzazione interna, sembra richiamare in alcuni aspetti la narrativa del neorealismo italiano: la rappresentazione, cioè, di storie di vita vissuta in prima persona, ed un linguaggio chiaro e comunicativo, seppur quello dei neorealisti italiani si sia rivelato decisamente più colloquiale, poiché costituì uno dei primi tentativi letterari di ricalcare la lingua italiana parlata correntemente, ma non quella dialettale, scoprendo quindi il gusto estetico delle anafore, delle dislocazioni a sinistra e del discorso indiretto libero già ampiamente intrapreso da Italo Svevo all’inizio del ‘900.

Lo stile di Ghonim, come quello neorealista, tende a demolire l’uso narrativo del quadretto introduttivo preannunciante le caratteristiche fisiche o psicologiche di un personaggio, che veniva invece molto utilizzato dai realisti e naturalisti francesi come Honoré de Balzac, Gustave Flaubert, Guy de Maupassant ed Émile Zola. Nello stile neorealista è invece grazie alle parole stesse dei personaggi, come dai loro pensieri liberamente scritti sulla carta senza che siano preannunciati come tali, che si crea nella nostra mente un’immagine della fisicità e della personalità degli attori della pellicola immaginaria che la lettura permette.

Estella Carpi


The University of Sydney, Sociology and Social Policy, Research Student , PhD




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